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La metodologia IDeAL con le stampanti 3D

L’attività, sperimentata nelle classi seconda, quarta e quinta di una scuola primaria di Firenze, è stata svolta secondo il metodo IDeAL e prevede la realizzazione di oggetti in 3D scelti dai ragazzi in ambito urbano. Il progetto, che costituisce evoluzione del metodo "Think-Make-Improve", si ispira al Design Thinking e prevede l’attraversamento di 5 fasi. A una prima fase istruttiva, in cui vengono presentate ai ragazzi l’attività e gli strumenti di lavoro (stampante 3D, programma SugarCad), segue una fase di disegno e realizzazione del prototipo con materiali di recupero e una terza fase di realizzazione del prototipo tramite stampante 3D. Nella quarta fase si verifica se quanto progettato ha avuto riscontro con quanto realizzato e nella quinta fase si riflette su quanto di inatteso e migliorativo ha caratterizzato il prodotto finale rispetto alla sua progettazione. In ogni fase le attività sono accompagnate da schede e routine per l'autoriflessione sul lavoro svolto e sulle dinamiche relazionali vissute in classe. Il carattere open della metodologia stimola lo sviluppo di competenze trasversali quali problem solving, comunicazione, collaborazione e creatività.

  • Anno di realizzazione: 2018
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